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12th European Television
and Film Forum
Bologna, 14-16 Settembre 2000
Analisi e Report |
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TV e competizione
Perché si determini un'efficace competizione nel
mercato televisivo è necessario favorire sul piano
legislativo meccanismi di concorrenza. In Europa,
dove i costi per l'installazione di emittenti
via etere e via cavo si sono presentati come proibitivi,
le sole possibilità di accesso per nuovi soggetti
provengono dal satellite.
La tv generalista ha visto tradizionalmente due
tipi di attori, cioè la tv a suo tempo definita
come servizio pubblico e le tv definite, per contrasto,
commerciali. Quanto poi nel tempo le due forme
si siano contaminate, in particolare in Italia,
è sotto gli occhi di tutti, tanto che non c'è
convegno che non si interroghi sul ruolo del servizio
pubblico.
La tv generalista è stata altrove sconvolta da
un processo che ha visto crescere, anzitutto,
a partire dagli anni '80, la penetrazione di una
seconda tipologia, quella della televisione a
pagamento diretto, pay tv, e ora vede l'affermazione
crescente di nuove modalità di offerta come i
canali tematici e i canali globalizzanti. In questo
processo di trasformazione la tecnologia gioca
evidentemente la sua parte, per quanto riguarda
sia il satellite sia il cavo e la digitalizzazione
dei segnali. Questo processo potrebbe giocare,
nei confronti del duopolio tv, lo stesso ruolo
dirompente che la trasmissione dati ha avuto per
la fine del monopolio telefonico, con l'abbassamento,
per effetto della tecnologia, delle barriere protettive
del monopolio naturale, sia con le difficoltà
crescenti, da parte dei regolatori, di evitare
il by-pass. Per far questo è però necessario indagare
sull'economia dei canali.
Fausta Speranza |
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